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(English) MIA at the 2nd meeting of Innovative Centres of Andalusia (Spain)

On 9 May, the “II Meeting of Innovative Centres of Andalusia” was held at the University of Huelva (Andalusia-Spain), as part of the research project “Innovative Centres” by the DIM-EDU group and organised jointly with Agora Group (HUM-648) belonging to the Faculty of Education, Psychology and Sports Sciences of the University of Huelva. The conference was attended by 300 teachers from nursery, primary and secondary schools throughout Spain.
The main objective of this meeting was to exchange knowledge and experiences between schools that are already innovating in the classroom in order to better guide the actions they are already carrying out. The aim of the conference was also to provide guidance and examples for centres that are beginning this process.
Within the framework of this meeting, our Media in Action project was presented by the Spanish team, represented by Paloma Contreras-Pulido, Mª Amor Pérez-Rodríguez, and Daniela Jaramillo-Dent, who had the opportunity to explain the main lines of the project and to provide attending educators with the possibility of participating in future MIA training activities.

MIA at the Bulgarian Presidency of the EU Conference – Educate to Create

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This year, Bulgaria holds the presidency of the European Union. Our project manager Angela was invited to Sofia to represent MIA as a panel speaker at the  Educate to Create conference.  Continua la lettura di MIA at the Bulgarian Presidency of the EU Conference – Educate to Create

Media in Action project kicks off to a good start

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The Media in Action consortium met in Cardiff’s Principality Stadium at the end of January for our project kick off meeting. There was an air of excitement and a keenness to hit the ground running in this one year pilot project co-funded by DG Connect. Work has already started identifying existing good practices and competency frameworks key to making the project a success. We hope that our good vibes have a positive effect on the teams due to play in the Six Nations Rugby tournament over the coming weeks, although being a European project we couldn’t quite decide who to support when Wales isn’t playing! Continua la lettura di Media in Action project kicks off to a good start

Presenting MIA to the Media Literacy Expert Group, Brussels

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MIA was presented to the Media Literacy Expert Group in Brussels, here are the slides and accompanying notes.

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SU DI NOI

Media in Action è un progetto di formazione per educatori sull’alfabetizzazione mediatica e la narrazione.

Il progetto mira a lavorare direttamente con gli educatori, come i leader di gruppi giovanili e di comunità, gli  insegnanti, gli insegnanti tirocinanti, gli assistenti didattici, i  bibliotecari e altri soggetti coinvolti nell’educazione dei bambini e dei giovani di età compresa  tra i 6 e i 18 anni.

Il progetto lavorerà  su due livelli : rivolto agli educatori come gruppo di beneficiari diretti e, attraverso di essi, ai giovani quali beneficiari finali.

Forniremo materiali di formazione e di supporto, organizzeremo workshop per consentire agli educatori di creare un Media Centre all’interno della propria organizzazione, volto ad accrescere le competenze e a sensibilizzare i cittadini  nei confronti dei media.

Attraverso questo centro si potranno  creare le condizioni per i partecipanti per capire meglio come funzionano i media e  stimolare i gruppi classe o comunque i discenti a produrre prodotti multi-mediali come blog, video e podcast per raccontare i loro storie.

I media centre saranno collegati da una piattaforma centrale: un sito Web in cui sarà  possibile trovare e interagire con i contenuti prodotti da gruppi di educatori in tutta Europa. Tutto ciò che i partecipanti apprenderanno lungo il percorso in termini di competenze nel giornalismo, nell’alfabetizzazione mediatica, in termini di pensiero critico, presentazione, comprensione dei testi, competenze tecniche e digitali sarà  riconosciuto mediante l’assegnazione di badge aperti.

I materiali saranno differenziati per aiutare a rimuovere alcuni degli ostacoli alla partecipazione che si incontrano di solito. Utilizzando una vasta gamma di strumenti multimediali, miriamo a rendere più facile per tutti gli interessati l’accesso al progetto.

Intendiamo lavorare con 70 educatori in tutta Europa direttamente attraverso workshop ed eventi mirati di insegnamento e apprendimento. Ognuno di questi educatori sarà in contatto diretto con i beneficiari finali, attraverso la propria istituzione e  stimiamo che altri 560 partecipanti saranno motivati dagli educatori direttamente formati dal progetto.

Le risorse del progetto   e il corso di formazione saranno disponibili online,  con la speranza di attrarre quanti più educatori  possibile. Per ogni educatore che farà parte della nostra comunità di pratica,  ci aspettiamo un impatto educativo su almeno 8 giovani beneficiari.  

I risultati previsti includono:

Un corso di formazione per educatori in Media Literacy e Storytelling;

Materiale per l’insegnamento e l’apprendimento;

Un archivio di piani e risorse per le lezioni;

Una comunità online;

Una vetrina di storie prodotte  dagli utenti finali.

L’alfabetizzazione mediatica è un’abilità essenziale per ogni generazione.  Diventare alfabetizzati nei  media significa anche puntare sulla costruzione delle capacità comunicative, da parte dei giovani, e sul dotarli di  strumenti per interpretare, comprendere, criticare e interagire con i media.

La capacità di creare i propri media dovrebbe essere  potenziata e prodotti come un blog o un podcast offrono ai giovani una piattaforma per raccontare la propria storia personale in modo da ritagliarsi  un posto nella cultura e nella società.

Relativamente a questo particolare aspetto, intendiamo sfruttare il digital storytelling ispirato alle tecniche giornalistiche come strumento  educativo versatile e alla portata di tutti. 

Il progetto abbraccia una metodologia olistica che sviluppa i prodotti da zero, declinando  il processo di apprendimento in un curriculum flessibile piuttosto che delineando sin dall’inizio un percorso di apprendimento rigido, riconoscendo l’apprendimento che avviene piuttosto che prescrivere ciò che può essere appreso. Fornire una piattaforma sulla quale raccontare storie inascoltate significa sostenere e facilitare questo  processo.

Molti risultati del progetto  sono strumenti e risorse utili per gli educatori, ma il risultato più importante saranno gli effetti positivi che il progetto avrà  sui giovani che partecipano.

Non solo acquisiranno una vasta gamma di competenze, ma trarranno beneficio dalla crescita sociale e individuale derivante dall’impegnarsi con l’avvincente  storytelling.